Si tratta della processione della Addolorata, organizzata dalla Confraternita di S. Giuseppe.
Alle ore 4.00, prima dell'uscita della processione, la Confraternita di S. Giuseppe vive un momento di preghiera riservato esclusivamente ai confratelli e ai devoti-portatori che si apprestano a partecipare alla processione.
Il momento di preghiera è presieduto dal Parroco e si svolge all'interno della chiesa attorno alla statua dell'Addolorata. Durante il momento di preghiera la chiesa rimane completamente al buio e le uniche fonti di luce sono rappresentate dai faretti che illuminano la statua dell'Addolorata e dalle candele accese che vengono distribuite ad ogni confratello e devoto-portatore. Dall'esterno, sul piazzale antistante, partecipano al momento di preghiera anche migliaia di fedeli che seguiranno la processione per tutta la sua durata.
Alle ore 4.50, nel massimo silenzio e commozione e con le luci della pubblica illuminazione completamente spente, il suono stridente della "troccola", portata a turno dai confratelli più piccoli, annuncia l'inizio della processione, seguita dalla Croce penitenziale recante i segni della Passione di Gesù, dai devoti-portatori e dai confratelli.
Alle ore 5.00 in punto compare sul sagrato la statua dell'Addolorata, risalente alla seconda metà del XIX secolo, accompagnata dalla marcia funebre "Eterno Dolore" del maestro Quatrano, molto cara ai coratini. Il primo tratto della processione, prima che inizi ad albeggiare, si svolge completamente al buio con le strade illuminate solo dalle candele accese dei devoti-portatori e dai confratelli.
Attorno alle ore 10.00 la processione attraversa Piazza Ospedale per sostare qualche minuto dinanzi alla Casa di Riposo "Dono di Speranza", ubicata all'interno del territorio parrocchiale di S. Giuseppe, dove si svolge un breve momento di preghiera con gli anziani e gli ammalati ricoverati.
La processione rientra nella Chiesa di S. Giuseppe alle ore 10.30.
Nel tratto iniziale e finale della processione tutti i confratelli e devoti-portatori hanno il volto coperto dalla "buffa" (cappuccio) in segno di penitenza, mentre i portatori dell'Addolorata lo hanno coperto durante tutto il percorso.
Recentemente si è diffusa l’usanza di svolgere un breve momento di preghiera al passaggio della processione dinanzi o nelle strette vicinanze di una delle chiese della Città. Tale momento di preghiera è organizzato dal Parroco della Parrocchia interessata dal passaggio della processione ed è animato dalla rispettiva comunità parrocchiale.
- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione sulla base di notizie tratte dal sito "Settimana Santa in Puglia".
- Foto a cura di Giuseppe Arbore.